Treviso 01/03/16 – Con l’ODCEC di Treviso si prende in esame il nuovo manuale delle procedure antiriciclaggio del CNDCEC
Confermando la tradizione che vede la piazza di Treviso ed in particolare i Dottori Commercialisti, come molto attenta e ricettiva nei confronti della materia dell’antiriciclaggio, il Convegno organizzato dall’ODCEC di Treviso in sinergia con Veda Formazione, entra direttamente nello specifico del nuovo manuale delle procedure antiriciclaggio del CNDCEC.
L’analisi del recente documento costituisce un primato nazionale di cui l’ODCEC trevigiano può andare giustamente fiero, primo tra tutti infatti ad organizzare per i propri iscritti un Convegno che fornisca le giuste coordinate di interpretazione del nuovo manuale, garantendo così anche risposte ad eventuali quesiti sorti durante lo studio dello stesso.
Infatti proprio per consentire una efficace azione formativa, VEDA per l’occasione ha allestito uno speciale canale web per raccogliere i quesiti dei partecipanti al convegno e rendere la giornata maggiormente interessante per i Dottori Commercialisti presenti.
Un tale ed ambizioso proposito non sarebbe stato possibile però senza la presenza di relatori qualificati quali:
Avv. Simone Faiella
Avvocato in Roma
Esperto in Diritto Penale
Osservatorio misure patrimoniali Unione Camere Penali
Dott. Fortarezza Antonio
Dottore Commercialista in Milano
Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano
Commissione Antiriciclaggio CNDCEC
Ten. Col. Amos Bolis
Ufficiale della Guardia di Finanza addetto al gruppo Investigazioni Criminalità Organizzata del Nucleo PT di Venezia, con attività nel settore del contrasto alla Criminalità Organizzata ed alla Corruzione
A prendere per primo la parola e ad incominciare i lavori della giornata è stato il Vice Presidente dell’ODCEC di Treviso, Rag. Stefano Russolo, il quale ha opportunamente sottolineato come il recente manuale del CNDCEC sia un’opportunità in più nelle mani dei commercialisti per rendere concreti nel miglior modo possibile i presidi richiesti in materia di antiriciclaggio, non sempre così immediati agli occhi dei professionisti anche a causa di quella che Russolo definisce “una certa scivolosità” della materia. Continua il Vice Presidente Russolo, evidenziando che il ruolo degli Ordini professionali nella divulgazione dei temi legati alla normativa antiriciclaggio è diventato sempre più centrale, e sottolinea come previsto dalla legge, che la formazione antiriciclaggio dei dipendenti e collaboratori potrà fare la differenza negli studi professionali.
A fare da ulteriore cappello all’evento è stato il Dott. Cesare Montagna, Responsabile del Coordinamento Normativo di Veda Formazione, il quale ha contribuito a definire il rapporto tra la materia dell’antiriciclaggio nella sua generalità e il nuovo manuale delle procedure antiriciclaggio del CNDCEC, sottolineando come quest’ultimo nasca anche dalla sempre crescente attenzione che l’antiriciclaggio sta ricevendo da parte del mondo dei professionisti.
Il Convegno però nasce dalle parole dell’Avv. Faiella Simone che, microfono alla mano, ha affrontato immediatamente uno dei temi caldi dell’antiriciclaggio, soprattutto alla luce delle recenti evoluzioni normative mettendo subito in guardia i professionisti presenti di quelle che sono alcune condotte che possono vedere coinvolto il commercialista sotto un profilo penale.
Ragionando anche in termini di metafora, l’avvocato Faiella ha spiegato come il ruolo del professionista nell’ambito dell’antiriciclaggio sia da considerarsi attivo ed un’eventuale mancata segnalazione di operazione sospetta non possa essere interpretata come una carenza negativa, quindi passiva, ma come una carenza attiva con tutto ciò che questo comporta. Se da un lato insomma al professionista non è richiesto di svolgere vere e proprie attività di indagine, è pur sempre vero che l’attività di conoscenza e monitoraggio del cliente e dell’operazione risulta ugualmente fondamentale e richiesta dalla norma.
Se al professionista non è richiesto di svolgere vere e proprie attività di indagine, è pur sempre vero che l’attività di conoscenza e monitoraggio del cliente e dell’operazione risulta ugualmente fondamentale
Il core del Convegno è stato dunque sviluppato dal Dott. Fortarezza Antonio, che dopo aver fatto una necessaria premessa sull’utilizzo del manuale, come indicato nelle note introduttive dello stesso, ha elencato le novità procedurali introdotte dal manuale delle procedure antiriciclaggio del CNDCEC, dando particolare rilievo alla nuova strutturazione dei profili di rischio, senza dimenticare di fornire esempi pratici e funzionali che aiutassero a definire meglio le novità introdotte. Nel proseguo dell’intervento ha inoltre cominciato ad interagire con la platea, rispondendo ai primi quesiti nati proprio dal confronto sui contenuti del nuovo manuale delle procedure antiriciclaggio del CNDCEC.
Nell’intervento del Dottor Fortarezza non sono mancate inoltre specifiche considerazioni sul ruolo che andrà ad assumere tale manuale, poiché essendo l’antiriciclaggio una materia in continua evoluzione, ogni aggiornamento, anche quando procedurale, assume una rilevanza effettiva.
Inoltre, è stato correttamente messo in evidenza che:
…il manuale antiriciclaggio del CNDCEC costituisce una indicazione per agevolare i Commercialsiti da adattare in base alla dimensione della propria struttura organizzativa…
A confrontarsi su questo tema ci ha pensato chi i controlli li effettua nella propria operatività lavorativa, ovvero il Ten. Col. della Guardia di Finanza Amos Bolis, il quale ha innanzitutto contribuito a chiarire, anche per mezzo di preziosi esempi mirati, quali siano gli alert nella profilatura del rischio a cui bisogna prestare attenzione per non incappare in eventuali problemi in caso di controlli all’interno del proprio studio.
L’intervento del Ten.Col. Bolis si è in seguito incentrato sulla definizione del cliente e del titolare effettivo, contribuendo a fare ulteriore chiarezza su due degli aspetti maggiormente sentiti nell’ambito della materia.
Prima della conclusione dell’evento si è aperto poi uno spazio per il confronto tra i relatori ed i partecipanti, dando continuità alle domande già sorte durante il convegno stesso e contribuendo così a dare risoluzione anche agli ultimi dubbi.
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