Bolzano 22/09/2015 – Convegno sulle procedure antiriciclaggio e le ispezioni della Guardia di Finanza con ODCEC di Bolzano
Con l’ODCEC di Bolzano e la Koinè, da sempre attenti alla promozione per i Dottori Commercialisti di iniziative di grande efficacia per la professione, in data 22 settembre 2015, si è svolto un convegno sulle procedure antiriciclaggio e sui controlli della Guardia di Finanza negli studi professionali.
Il momento di approfondimento, è nato per illustrare ai Dottori Commercialisti, l’importanza di adottare negli studi adeguate procedure antiriciclaggio, anche a seguito delle recentissime novità che l’introduzione della IV Direttiva Comunitaria ha definito, soprattutto con riferimento al tema dei reati tributari e al nuovo reato di autoriciclaggio.
In questa giornata, che ha visto una numerosissima partecipazione dei Dottori Commercialisti di Bolzano, si è fatto il punto degli obblighi antiriciclaggio per gli studi professionali analizzando gli aspetti procedurali ed organizzativi, e le attività ispettive condotte dalla Guardia di Finanza negli studi professionali.
L’evento, in programma, è stato accreditato ai fini della Formazione Professionale Continua per i Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili.
I relatori del convegno di approfondimento sulla normativa antiriciclaggio sono stati:
Dott. Andrea Onori
Dottore Commercialista in Vicenza
Commissione Antiriciclaggio ODCEC di Milano e UNGDCEC
Autore e docente in materia di antiriciclaggio per i professionisti
Ten.Col. Enrico Cherbaucich
Comandante del gruppo tutela economica del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bolzano
Il convegno ha visto come primo relatore il Dott. Andrea Onori, grandissimo esperto nella normativa antiriciclaggio per i professionisti, che ha fissato fin dalle prime battute dei lavori, alcuni concetti di grandissima importanza per il corretto adempimento dei vari obblighi normativi.
Infatti dopo aver richiamato le indicazioni normative sull’obbligatorietà per lo studio professionale di dotarsi di adeguate misure organizzative per il corretto svolgimento dell’obbligo di adeguata verifica, ha illustrato ai presenti alcune misure di carattere pratico e conforme alla legge con cui identificare la clientela.
Durante l’intervento del Dott. Andrea Onori, lo stesso, ha sviluppato una interessante casistica su come effettuare la valutazione del rischio del cliente ai fini della normativa antiriciclaggio, evidenziando il concetto fondamentale, che in tutti gli obblighi bisogna sempre tenere ben in mente il rischio che il professionista è chiamato a gestire.
In effetti la normativa antiriciclaggio, essendo una norma di carattere organizzativo, ha proprio lo scopo di gestire il rischio di riciclaggio dei proventi di attività criminose, attraverso operazioni apparentemente lecite.
Non sono mancate altresì numerose indicazioni procedurali sia sull’obbligo di registrazione e conservazione, che dell’obbligo di segnalare le operazioni sospette ai fini della normativa antiriciclaggio.
Successivamente, la parola è passata al Ten. Colonnello Enrico Cherbaucich, che ha subito messo in evidenza dei partecipanti, che questo sistema di obblighi, a cui anche i Dottori Commercialisti sono tenuti, ha uno scopo che merita la massima attenzione, poichè è finalizzato a prevenire e contrastare il gravissimo problema delle infiltrazioni di denaro di provenienza illecita nell’economia legale.
Vengono evidenziati gli importanti approfondimenti effettuati dalla Guardia di Finanza per la repressione di condotte criminali di carattere fiscale ed economico finanziario, richiamando altresì le norme di carattere internazionale che con questo sistema si vuole tutelare.
La relazione dell’Ufficiale della Guardia di Finanza, è stata ricca di interessanti aspetti normativi, soprattutto nel portare a conoscenza dei professionisti presenti in sala, che il rischio di coinvolgimento del professionista in operazioni criminali è spesso trascurato, e invece la normativa antiriciclaggio richiede proprio una attenta conoscenza del cliente finalizzata ad evitare questo rischio.
La conoscenza del cliente con l’adeguata verifica, ha commentato l’Ufficiale della Guardia di Finanza, deve essere posta al centro degli obblighi dei professionisti, così come quello di segnalare alla banca d’Italia anomalie nel comportamento del cliente che integrano le disposizioni relative al sospetto previsto dall’art. 41 del D.Lgs 231/2007.
Durante la giornata di approfondimento, non sono mancati i numerosi interventi con le loro domande dei Dottori Commercialisti presenti in sala, a cui i relatori hanno dato risposta evidenziando altresì i chiarimenti forniti dalle Autorità Competenti.
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