Bolzano 12/05/16 – I commercialisti non sono detective – Con l’ODCEC dibattito sul ruolo dei professionisti nell’antiriciclaggio
Importante partecipazione dei Commercialisti in occasione del Convegno tenutosi a Bolzano il 12 maggio scorso ed intitolato “Il Manuale delle Procedure Antiriciclaggio del CNDCEC”, concepito in sinergia tra la Cooperativa Koiné di Bolzano e Veda Formazione, in cui non ci si è limitati unicamente ad affrontare nello specifico le linee di condotta definite dal manuale, da cui il titolo del Convegno stesso, ma si è colta l’occasione per aprire anche un confronto e una riflessione su quale debba essere la funzione assegnata ai professionisti nel contesto dell’antiriciclaggio.
Ad esprimere per primo la propria posizione in maniera decisa è stato il presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bolzano, Dott. Richard Burchia, il quale, inaugurando i lavori conferenziali, ha spiegato un concetto che distingue la figura del professionista da quella di chi si occupa di indagini, esprimendo con ciò un sentire piuttosto diffuso che tende ad inquadrare il professionista in una posizione sì di collaborazione come richiesto dalla norma ma al tempo stesso limitando il suo agire e le sue responsabilità, chiedendo che non gli vengano richiesti compiti aggiuntivi ben oltre quanto previsto in termini di legge.
A prendere successivamente la parola è stato l’Avvocato Carlo Bertacchi, Avvocato Penalista in Bolzano, che, nel pieno spirito assegnato al convegno, ha dapprima affrontato in maniera approfondita il reato di riciclaggio dal suo esordio nel panorama giuridico fino agli ultimi aggiornamenti normativi, per poi ritornare sui confini delle responsabilità spettanti al professionista, parlando apertamente dei limiti entro cui essi si estrinsecano e che non devono portare ad una situazione estrema, citando testualmente, di “delazione giacobina”, ridando così forza al concetto con cui era stato inaugurato il Convegno.
Partendo dall’oggetto vero e proprio del convegno, il Manuale delle Procedure Antiriciclaggio del CNDCEC e le linee di buona pratica indicate, il Dott. Antonio Fortarezza, Dottore Commercialista in Milano e Membro della Commissione Antiriciclaggio del CNDCEC e dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, prima di tutto ha illustrato la portata innovativa dello strumento che il CNDCEC ha messo a disposizione a tutti i Dottori Commercialisti, procedendo poi, ad esaminare gli aspetti procedurali relativi alla normativa antiriciclaggio.
Ha continuato il Dott. Fortarezza, concentrandosi sulla necessità in linea con la norma, di una organizzazione dello studio professionale, senza esimersi a propria volta dall’entrare nell’agone della discussione in corso, sul ruolo dei professionisti, stando attento a definire sì i limiti spettanti il professionista ma ricordando al tempo stesso gli obblighi cui esso è sottoposto, poiché l’apparato di prevenzione su cui è costruita la norma di riferimento dell’antiriciclaggio, la 231/07, è in questo piuttosto chiara e individua nel professionista un preciso obbligo di conoscenza della clientela.
Non è mancato inoltre un importante accenno al futuro della materia, che ha visto tutti i relatori intervenire e confrontarsi su quello che sarà il recepimento della Quarta Direttiva Europea, già approvata ed ora in attesa di essere declinata su territorio nazionale, e sui nuovi orizzonti che questa andrà a delineare.
Come prevedibile, ad esprimere un ulteriore ed eterogeneo punto di vista ci ha pensato il Tenente Colonnello Enrico Cherbaucich, Comandante della Guardia di Finanza di Bolzano e Comandante del Gruppo Tutela Economia del Nucleo PT di Bolzano, il quale ha fornito la posizione di chi si trova dall’altra parte dei controlli, eseguendoli in prima persona. Proprio partendo dal suo bagaglio esperienziale, il Ten. Col. Cherbaucich ha avuto modo di rendere partecipe la platea intervenuta descrivendo le modalità con cui vengono eseguiti i controlli e quali siano gli input che conducono agli stessi, spesso accompagnando l’intervento con esempi concreti. L’Ufficiale inoltre, con grande determinazione, ha illustrato ai presenti, il gravissimo problema di una economia macchiata da denari sporchi e l’impegno di tutti a contrastare questo fenomeno. Anche in questo caso non è mancato un vivo dibattito concentrato particolarmente su questi ultimi aspetti, ovvero gli indici di anomalia che devono essere attenzionati dai professionisti ai fini dell’invio della Segnalazione di Operazione Sospetta.
Il Tenente Colonnello si è poi reso disponibile al confronto con la platea e non sono mancate ulteriori domande interessate all’operatività in fase di controllo.
Il confronto con i professionisti intervenuti ad assistere al Convegno è poi proseguito coinvolgendo ogni relatore poiché sono stati affrontati anche gli ultimi dubbi sulle procedure e sulle modalità cui attenersi nell’operatività quotidiana in materia di antiriciclaggio. Con un piacevole e funzionale incrocio tra attività formativa e dibattito di merito, il convegno ha così visto la propria conclusione.
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