Bologna 30/03/2017 – Con l’ODCEC giornata per discutere dell’organizzazione antiriciclaggio e delle responsabilità dei professionisti
Alla presenza di oltre 150 Commercialisti, e con il recepimento della IV Direttiva Europea antiriciclaggio ormai alle porte, l’ODCEC e la Fondazione di Bologna, come sempre molto sensibili alla diffusione dei temi legati alla normativa antiriciclaggio per i Commercialisti, insieme a VEDA, hanno organizzato un convegno di grandissima attualità, che ha messo l’attenzione sugli aspetti organizzativi dello studio professionale e le responsabilità in materia antiriciclaggio dei Commercialisti.
Con questo spirito e con questi intenti è nato il Convegno di approfondimento sulla Normativa Antiriciclaggio che si è tenuto a Bologna presso la Sala Conferenze Marco Biagi il 30 marzo 2017.
Questa particolare fase di passaggio è stata ben analizzata al momento della presentazione del Convegno: a prendere per primo la parola è stato il Dott. Cesare Mattei, Vice Presidente della Fondazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna, il quale ha evidenziato come la sfida che questa disciplina apporterà in futuro non sarà sicuramente scontata e dunque sarà bene arrivare con la giusta e corretta formazione.
A sottolineare nuovamente l’importanza di quanto detto in precedenza è stato il Dott. Gian Luca Nanni Costa, Vice Presidente dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna, il quale ha ben specificato l’importanza della materia nel quadro della professione dei commercialisti e l’impegno dell’Ordine in tal senso, anche alla luce di una piazza, quella bolognese, da sempre molto attiva su questo fronte.
Con il primo intervento, quello del Dott. Donato Montagna, Colonnello della Guardia di Finanza in congedo ed esperto di normativa antiriciclaggio, ha avuto inizio la giornata formativa. Il relatore si è dapprima concentrato proprio sull’aspetto focale del congresso: le novità previste dalla IV Direttiva. Molti gli aspetti toccati, sempre tenendo fede al concetto che trattandosi di un processo in atto, non vi sono ancora le necessarie certezze. Al netto però delle incertezze dovute al passaggio dello schema di decreto nelle Camere del Parlamento, molti sono i punti verso cui si può già anticipare vada la disciplina e su questi ci si è soffermati. Prima di terminare l’intervento, il Dottor Montagna ha messo a disposizione dei presenti il proprio bagaglio esperienziale parlando degli accessi da parte della Guardia di Finanza negli studi professionali e delle responsabilità dei professionisti, anche su un piano di possibili sanzioni antiriciclaggio, sia di natura amministrativa che di natura penale.
Di seguito a prendere la parola è stata la Rag. Antonella Pasini, Presidente della Commissione Antiriciclaggio dell’ODCEC di Bologna, la quale è entrata nello specifico degli adempimenti, introducendo il concetto di adeguata verifica. Con un interessamento sempre crescente da parte dei tanti professionisti presenti, testimoniato anche dagli interventi e dalle richieste, la relatrice si è addentrata nella trattazione relativa alla valutazione del rischio, vero elemento portante della materia. L’argomento ha sicuramente contribuito a rendere più funzionale la trattazione poiché si è continuato con l’apporto di esempi specifici al fine di dare un quadro concreto agli elementi teorici.
Partendo dal medesimo concetto di rischio come parametro primario per effettuare l’adeguata verifica, è intervenuto il Dott. Antonio Fortarezza, il quale ha focalizzato il proprio intervento innanzitutto su alcune casistiche particolari, cercando di fare chiarezza in situazioni in cui l’opacità, vuoi per il carattere della norma spesso poco definita, vuoi per le caratteristiche di alcuni clienti più complessi della media, diventa a propria volta difficoltà nel portare a termine gli adempimenti antiriciclaggio.
Fortemente legato a questi aspetti è l’adempimento relativo all’identificazione del titolare effettivo: sul come definirlo e sul come comportarsi in relazione ad esso si è incentrato buona parte dell’intervento del Dott. Fortarezza, il quale però non ha terminato prima di aver introdotto anche un tema su cui erroneamente non ci si concentra spesso nella disciplina per via della mancanza di sanzioni dirette ma che ha un ruolo fondamentale, ovvero l’organizzazione interna allo studio ai fini dell’antiriciclaggio.
L’ultima mezz’ora del Convegno è stata dedicata interamente ai professionisti intervenuti, che hanno potuto sfruttare il momento per porre gli ultimi quesiti rimasti ed interfacciarsi direttamente con i relatori, coronando così una giornata di preziosa formazione professionale.
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