Padova 06/05/16 – Gli obblighi antiriciclaggio per lo studio legale con la Camera Civile degli Avvocati di Padova
Grande successo che ha visto la partecipazione di oltre 150 Avvocati del foro di Padova, al convegno nato dalla sensibilità e la sinergia tra la Camera Civile degli Avvocati di Padova e Veda Formazione.
In un ipotetico connubio con l’affascinante incrocio tra antico e moderno presente nell’aula dell’elegante Auditorium San Gaetano di Padova, si è tenuto venerdì 6 maggio 2016 il Convegno “La normativa antiriciclaggio per lo studio legale”, che gli Enti organizzatori hanno saputo definire proiettando la materia dell’antiriciclaggio per gli avvocati nei suoi sviluppi e nelle sue importanti evoluzioni.
A seguito dei saluti introduttivi portati dal Presidente della Camera Civile degli Avvocati di Padova, Avv. Maurizio Molinari, il quale ha colto l’occasione per sottolineare come la materia dell’antiriciclaggio stia entrando in maniera sempre crescente nel quotidiano sentire degli avvocati, hanno preso la parola i seguenti relatori:
Giuseppe Sciarretta
Capitano della Guardia di Finanza
Nicolò Sgueglia della Marra
Avvocato e Dottore Commercialista in Padova
Alessia Clementi
Avvocato in Padova
Antonio Fortarezza
Dottore Commercialista in Milano
Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano e del CNDCEC
Donato Montagna
Colonnello della Guardia di Finanza in congedo
Esperto in normativa antiriciclaggio
A prendere per primo la parola è stato il Capitano Sciarretta, che con una importante ricostruzione dei compiti affidati dalla legge al corpo della Guardia di Finanza, ha contribuito a chiarire innanzitutto quali siano gli input attraverso i quali vengono attivati i controlli e il fine giuridico protetto del contrasto al fenomeno del riciclaggio nell’economia legale. L’Ufficiale della Guardia di Finanza, ha inoltre illustrato come previsto dalla circolare sui controlli, le modalità con cui vengono effettuate le ispezioni all’interno degli studi professionali in materia di antiriciclaggio.
Prima di concludere il proprio intervento e lasciare spazio ad eventuali domande dei partecipanti, il Capitano Sciarretta ha voluto inoltre sottolineare come le sanzioni inerenti l’antiriciclaggio abbiano una portata da non sottovalutare ed ha dunque raccomandato particolare attenzione nella messa in atto degli adempimenti previsti dalla legge.
Di seguito, a prendere la parola è stato l’Avv. Nicolò Sgueglia della Marra che, a termine di un’introduzione generale di presentazione della materia senza far mancare riferimenti a tutto tondo che ne hanno inquadrato la posizione nell’universo giuridico, è entrato nello specifico, definendo il rapporto non sempre semplice tra gli obblighi antiriciclaggio e la delicatezza alla base del rapporto tra avvocato e cliente.
Al netto delle esenzioni loro spettanti, l’avvocato Sgueglia ha sottolineato come per gli avvocati la materia dell’antiriciclaggio si inquadri in un processo di evoluzione, con la necessità che ne consegue di adattarsi anche alle nuove spinte di prevenzione richieste nel contesto dell’antiriciclaggio.
Ad approfondire ulteriormente questi aspetti ci ha pensato l’Avv. Alessia Clementi, la quale ha declinato la materia sotto il profilo della rilevanza penale, attuando una approfondita trattazione sul delitto di riciclaggio e sulle novità introdotte con la disciplina inerente l’autoriciclaggio.
Chiaramente anche in questo caso non sono mancati richiami diretti al mondo dei professionisti, con particolare riferimento alle responsabilità loro spettanti in ordine all’attività che svolgono e nella capacità di conoscere il proprio cliente. L’Avv. Alessia Clementi, ha inoltre illustrato con grande interesse degli avvocati presenti, alcune condotte penali di grande pericolosità quali il concorso e il favoreggiamento, concludendo il suo intervento commentando una recentissima sentenza della Cassazione in materia di concorso in riciclaggio del destinatario degli obblighi che non segnala una operazione sospetta.
Ad entrare nell’ambito dell’operatività degli adempimenti è stato poi il Dott. Antonio Fortarezza che ha dapprima indicato le modalità di tenuta del registro, per poi passare alla fase inerente la costruzione del fascicolo del cliente, illustrando non solo le procedure di rilevazione dei dati necessari ma entrando anche nello specifico della importante fase di valutazione del cliente basata sul rischio ad esso associato. Sono stati analizzati, anche per mezzo di esempi concreti, quali siano gli indicatori di anomalia a cui doversi attenere nella fase di valutazione, a partire dall’inquadramento delle caratteristiche del cliente fino a giungere alla coerenza della prestazione richiesta. Questa fase infatti è fondamentale per giungere al passaggio successivo, ovvero la valutazione di un’eventuale segnalazione di operazione sospetta.
Il tema della segnalazione di operazioni sospette è stato affrontato dal Dott. Donato Montagna, il quale, partendo proprio dalle parole dell’intervento precedente, ha spiegato quali siano, anche in termini normativi, gli indicatori cui attenersi per poi chiarire come effettuare la segnalazione di operazione sospetta, senza peraltro dimenticare di spiegare i meccanismi alla base della stessa, partendo dall’invio telematico da parte del professionista fino a giungere ai passaggi istituzionali attraverso cui agisce tale segnalazione.
Proprio il Dott. Montagna, di concerto con gli altri relatori, ha poi aperto lo spazio di confronto con i professionisti presenti che non hanno fatto mancare interessanti quesiti scaturiti dagli argomenti trattati in precedenza, rendendo l’occasione ancor più ricca di contenuti formativi.
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