Bologna 12/11/15. Con l’ODCEC di Bologna i reati tributari e i controlli antiriciclaggio della Guardia di Finanza negli studi.
Oltre 150 commercialisti, nella splendida sala Marco Biagi presso l’ODCEC di Bologna, hanno partecipato al convegno intitolato: “Reati tributari e i controlli antiriciclaggio negli Studi”.
L’ODCEC di Bologna, già da molto tempo ha dimostrato grande sensibilità nella proposizione dei temi sull’antiriciclaggio ai Dottori Commercialisti, e con l’evento organizzato con Veda Formazione, ha fatto il punto sui reati tributari connessi alla normativa antiriciclaggio.
Alla presenza di moltissimi commercialisti in sala, il convegno ha visto come relatori i seguenti professionisti:
Antonella Pasini
Presidente della Commissione Antiriciclaggio ODCEC Bologna
Antonio Fortarezza
Commissione Antiriciclaggio ODCEC Milano
Donato Montagna
Ufficiale della Gdf in congedo
La prima relazione è stata condotta da Antonella Pasini, che ha dato il benvenuto ai presenti, sottolineando il grande impegno dell’ODCEC di Bologna nella divulgazione di contenuti formativi di grande qualità.
La relatrice ha messo da subito in chiaro che al professionista non è richiesto dalla legge un ruolo di investigatore, bensì una serie di attività finalizzate a conoscere meglio il proprio cliente.
Subito dopo la relatrice ha esposto le principali indicazioni normative relative all’adeguata verifica del cliente, illustrando con indicazioni precise i vari obblighi dei Dottori Commercialisti, soffermandosi sull’identificazione del cliente e del titolare effettivo.
Ai presenti è stato chiarito che l’identificazione del titolare effettivo è obbligatoria, e nel caso in cui il commercialista non possa identificare il titolare effettivo, la prestazione professionale non può essere resa.
In chiusura del proprio intervento, Antonella Pasini, ha correttamente sottolineato come la materia sia stata talvolta sottovalutata, creando una serie di criticità che hanno, contribuito a far nascere anche una certa apprensione nel mondo dei professionisti, proprio in merito ai controlli antiriciclaggio della Guardia di Finanza di cui il focus del Convegno.
Subito dopo ha preso la parola il Dott. Antonio Fortarezza, che ha sviluppato la prima parte del suo intervento, sulle modalità organizzative previste dalla legge antiriciclaggio, evidenziando i principali riferimenti normativi che stabiliscono l’obbligatorietà dei presidi di carattere organizzativo per assolvere i vari obblighi.
E’ stato chiarito con decisione, che il punto di partenza per adempiere correttamente agli obblighi antiriciclaggio è la valutazione del rischio di riciclaggio legato al cliente, e che lo stesso è di fondamentale importanza per stabilire le modalità applicative di tutti gli obblighi successivi. Sull’argomento, sono stati proposti alcuni esempi pratici ed una serie di indicazioni di particolare rischiosità legate sia a taluni settori che alla localizzazione del cliente in aree non collaborative o poco trasparenti sotto un profilo finanziario.
Dopo una serie di domande dei partecipanti, il Dott. Antonio Fortarezza ha illustrato ai presenti le condotte di riciclaggio previste dalla normativa di prevenzione e una serie di situazioni di grandissima rischiosità per il professionista che possono comportare rilevanti responsabilità, oltre che amministrative anche penali.
A chiusura della sua relazione, sono stati individuati i principali aspetti della segnalazione delle operazioni sospette, richiamando anche i delitti tributari e le novità introdotte dalla recente Quarta Direttiva Europea.
Di seguito ha preso la parola il Col.Donato Montagna, Ufficiale della Guardia di Finanza in congedo, il quale grazie alla sua esperienza in materia di contrasto ai delitti di matrice economico finanziaria, ha illustrato ai presenti, le principali attività di controllo e ispezione antiriciclaggio negli studi professionali.
Il relatore ha evidenziato i principali poteri in fase di controllo della Guardia di Finanza e alcune indicazioni di quelle che possono essere le motivazioni alla base delle ispezioni in studio, non mancando di esporre al tempo stesso le corrette indicazioni normative per fare sì che i presidi previsti dalla normativa antiriciclaggio per gli studi vengano rispettati, al fine di non dover temere eventuali sanzioni.
In chiusura il Col. Donato Montagna, ha ricordato ai presenti l’enorme importanza di una corretta identificazione del titolare effettivo, e soprattutto alcune anomalie legate alla localizzazione del cliente in stati che non consentono uno scambio di informazioni ai fini della normativa antiriciclaggio.
Al termine dei lavori, e con il coordinamento del dibattito di Antonella Pasini, ci sono state moltissime domande e soprattutto una interessante iterazione e coinvolgimento dei relatori per rendere la giornata di formazione utile a diffondere il tema della normativa antiriciclaggio per i commercialisti di Bologna.
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